Il mese di agosto inizia all'insegna di due tradizioni venete, ovvero quella di bere due dita di vino bianco al mattino, appena svegli, quindi a digiuno, il primo giorno di agosto, e quella che festeggia gli uomini, non dal punto di vista sociale, ma naturale e, in particolare, genitale. Quella del vino bianco alla mattina è una tradizione diffusa soprattutto a Treviso e provincia, mentre il giorno del 2 agosto nascerebbe dall'epoca napoleonica a Venezia, ma è diffusa nel Nordest.
In particolare in provincia di Udine, a Monteprato di Nimis, la leggenda narra che in un'osteria degli uomini si stessero lamentando delle poche nascite in paese e che una donna prese un ceppo di legno e lo scolpì per farlo assomigliare a un grosso fallo che venne esposto in piazza e anche nel locale, con lo scopo di dire agli uomini che, invece di darsi da fare con lamentele alcoliche, avrebbero dovuto darsi da fare a letto accusandoli quindi velatamente di essere impotenti. Anni dopo sarebbero nati solo maschi in paese per 23 anni di fila. Questa festa ha suscitato recenti polemiche per delle donne bendate e inginocchiate che mangiavano una banana da dietro un pannello dove dall'altra parte c'erano uomini in piedi, mimando quindi la fellatio. Altri riti di questa festa sono lo striptease maschile con le donne che danno i voti e, a giudicare dai video, comunque le donne sembrano divertirsi a queste feste.
La data del 2 agosto deriverebbe dal francese deux a gauche, che era un ordine impartito ai soldati napoleonici che dovevano essere allineati in tutto, anche nei gioielli di famiglia, spostando quindi, nella loro calzamaglia, il pacco a sinistra. Dato che Venezia fu occupata militarmente da Napoleone, la cittadinanza locale sentiva sempre dire questa frase, che storpiata sarebbe diventata do a gost, due agosto, data in cui si celebrano i testicoli, che del resto sono quelli che, assieme all'utero, danno la vita e nell'antropologia umana non è raro trovare riti che celebrano la fertilità attraverso il culto di singole parti del corpo.
La leggenda del primo agosto invece è legata a una regina che si ammalò in provincia di Treviso e, quando ormai era in punto di morte dopo che nessun dottore era riuscito a fare qualcosa per migliorare le sue condizioni, una suora, chissà perché, andò in cantina e spillò del vino bianco fermentato e lo diede da bere alla regina, che nel giro di poco tempo si riprese completamente. Da lì il detto per cui bere vino bianco il primo agosto protegga dai morsi di vipera e dalle febbri estive.
Se non lo sapevate o vi siete dimenticati stamattina, non preoccupatevi, siete ancora in tempo a farlo domani.
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